Eurobasket 2007: Italia - il pagellone finale!13/09/2007 - 22:14Classiche, tradizionali, a volte abusate, le pagelle sono un luogo comune del giornalismo sportivo davvero difficile da evitare, anche per il loro fascino intrinseco. E allora ecco, giocatore dopo giocatore, le valutazioni dei nostri, cercando di non farsi influenzare eccessivamente da quanto – di brutto – hanno mostrato ieri contro la Germania.
BELINELLI: 7 (27’ per gara, 15,5 pt, 2,2 rb e 1 ast)Cresciuto partita dopo partita, si è guadagnato il quintetto a partire dalla gara con la Turchia risultando finalmente decisivo nel finale e anche con la Germania, nonostante l’infortunio alla caviglia, è stato uno degli ultimi ad alzare bandiera bianca. Ha sempre la tendenza a prendersi alcuni tiri sbilenchi e poco pertinenti, ma ha mostrato anche qualche miglioramento in difesa, pur alternato ad errori marchiani come quello che poteva costare caro con Kutluay. In definitiva, il Beli pur segnando solamente 3 punti in più del collega Nba, ha risposto a chi si domandava chi fosse, tra lui e il Mago, la prima opzione offensiva di questa Italia, dimostrando anche un buon attaccamento alla maglia ed un’apprezzabile sete di rivincita.
BASILE: 5,5 (16’ per gara, 4,3 pt, 2,5 rb, 0,3 ast)Spiace, ma il capitano non ha raggiunto la sufficienza, sia per il rendimento personale, sia perché questo gruppo troppo gruppo non si è dimostrato e, quindi, qualche colpa pure lui ce l’avrà. Per il resto, il Baso –che potrebbe essere giunto al capolinea della sua avventura azzurra– ha profuso come al solito il suo impegno, specie in difesa, ma ha tirato con percentuali davvero bassine (28% complessivo e 23% dalla lunga), mettendo i suoi tiri ignoranti solamente con Polonia -dove è stato fondamentale- e Lituania.
MANCINELLI: 6 (8’ per gara, 3,3 pt, 1,5 rb, 03 ast)Forse potrebbe meritarsi anche qualcosa di più, ma il tempo avuto a disposizione è stato davvero poco, vuoi per demeriti suoi –specie all’inizio-, vuoi per meriti altrui. Ha disputato un torneo in crescendo, dopo alcune prove farfallone ad Alicante e, contro la Turchia, “ci ha tenuti a galla nel primo tempo”, parola di Recalcati. Forse, se più utilizzato, avrebbe potuto darci quel minimo di pericolosità in post basso che tanto ci è mancata.
SORAGNA: 5 (24’ per gara, 6,5 pt, 2 rb, 1,7 ast)Anche se le cifre sono buone e ad Alicante è stato uno dei migliori, facendo gli straordinari pure in attacco, da uno dei senatori ci si aspettava un contributo maggiore. Nella seconda fase non è lucido, ma nervoso, perdendo palloni importanti. Forse risente dei grossi cambiamenti avvenuti all’interno del gruppo rispetto agli anni passati, ma, la sua resta una bocciatura. Purtroppo.
MARCONATO: 4,5 (16’ per gara, 3,7 pt, 2,5 rb e 0,8 ast)Se si esclude l’eccellente prestazione contro la Lituania (10 pt con anche una tripla a segno) e le foto ricordo con i tanti tifosi del Barcellona, l’Europeo di Denis è stato un vero calvario. Perennemente in ambasce contro i più veloci pariruolo avversari in difesa, in attacco non ha mai costituito, per demeriti suoi e delle squadra, un pericolo per gli avversari dentro l’area. Per l’impatto che ha avuto, tanto valeva far fare esperienza al collega Crosariol.
MORDENTE: 5,5 (18’ per gara, 5,8 pt, 1,8 rb e 0,7 ast)Stesso discorso fatto per il suo compagno in maglia Benetton, vale anche per il guerriero Marco. Un torneo in calando, ma che comunque non ha mai visto il trevigiano risparmiarsi in difesa. La crescita di Belinelli gli ha tolto un po’ di spazio, ma si è giostrato discretamente anche nella posizione di 1, quando Recalcati non si è fidato troppo di Di Bella e ha dovuto far riposare Bulleri.
BARGNANI: 4 (28’ per gara, 12,7 pt, 5 rb e 0,5 ast)Discontinuo e disarmante, il Mago ha risentito delle eccessive aspettative di cui è stato caricato e ha disputato un torneo davvero deludente, a prescindere dalle cifre. Forse anche per la preparazione a singhiozzo, non ha mai trovato continuità, si è assentato per lunghi tratti di match e ha rifiutato tiri coerenti per, altre volte, forzare senza criterio. Male in difesa, non è stato sicuramente il valore aggiunto che tutti si aspettavano e pare molto scottato da questa prime negativa esperienza azzurra, chissà che deciderà di fare in futuro?
CROSARIOL: 6 (7’ per gara, 0,8 pt, 1,2 rb)Sinceramente dare l’insufficienza a questo corpaccione ci sembrerebbe ingrato, visto l’esiguo impiego che ne ha fatto Recalcati. Nei pochi minuti a disposizione, ha alternato buone giocate a ingenuità clamorose, ma, come già detto, tra la sua conclamata inesperienza ed il contributo di Marconato in 5 gare su 6, non so cosa sia peggio.
BULLERI: 7,5 (26’ per gara, 11,2 pt, 3 rb e 4 ast)Il voto puramente tecnico dovrebbe essere forse un poco inferiore, ma il Bullo se ne merita uno così alto per l’atteggiamento mostrato. Deciso e voglioso di riscatto dopo la stagione in maglia Olimpia, ha cercato di vestire i panni del leader in un gruppo che ne necessitava come il pane. Ha difeso, segnato, sfornato assist (4° miglior passatore dell’Eurobasket) e preso anche i rimbalzi. Certo, in alcuni momenti non è stato il playmaker ordinato che ci sarebbe servito, ma non gli si poteva chiedere di andare contro la propria natura. Un modello di dedizione e impegno non da tutti seguito.
DI BELLA: 5 (5’ per gara, 1,2 pt, 1,2 rb, 0,2 ast)Un cambio per dare un po’ di riposo al Bullo sarebbe servito eccome, ma il Dibo non si è fatto trovare pronto nei momenti in cui Recalcati l’ha chiamato in causa.
DA TOME: N.G. (5’ per gara, 0 pt e 2.0 rb)Uno scampolo di gara e null’altro, dopo essersi aggregato al gruppo solo a Roma al termine della preparazione. Sinceramente una scelta difficile da comprendere: perché non Hackett o un qualsiasi altro giocatore al suo posto? Recalcati aveva dichiarato di saper meglio di chiunque altro cosa Gigi avrebbe potuto dare alla squadra, peccato, poi, non avergliene data la possibilità
GIGLI: 8 (25’ per gara, 6 pt, 6 rb, 1,1 bs)Dulcis in fundo, la notizia più lieta di questo Europeo azzurro: la conferma ad alto livello di un Angelone Gigli che è stato, senza ombra di dubbio, il più costante di una squadra che ha avuto come principale difetto la discontinuità. Solidissimo in difesa, dove ha dato il meglio di sé contro Wunderdirk, è andato sempre bene a rimbalzo e ha anche segnato non poco, sia da sotto che dalla lunga. Encomiabile, ma troppo solo tra i nostri lunghi.
RECALCATI: 5Certo, i ragionamenti fatti dal Ct nella notte di ieri sera sul movimento baskettaro italiano sono sensati, calzanti e largamente condivisibile. E nessuno meglio di lui ha l’autorità per farli, però c’è un però e non è di poco conto. La squadra che Recalcati aveva a disposizione, pur con le defezioni importanti accorse e con alcune evidenti carenze, non ha reso per quanto era nelle sue possibilità, specie nell’attitudine. Il gruppo, anche se il Ct afferma in contrario, non ha mostrato carattere e ha faticato a compiere la tanto chiacchierata fusione tra giovani e vecchi. Inoltre, l’attacco è parso molto poco fluido e c’è voluta qualche sconfitta prima di decidere che Beli sarebbe stato la nostra punta di diamante. E in tutto ciò il nostro selezionatore, anche se poi in campo gli attributi ce li devono mettere i giocatori, ha delle colpe non certo esigue.
Paolo RivaDa: www.basketnet.it/news/?id=82867.